Cos’è aNETomy


Premessa – Anetomy è una parola inventata che unisce i due termini inglesi anatomy e network. Questa parola è nata per dare il nome ad un nuovo strumento di studio della complessità anatomica umana.

La scienza anatomica studia la conformazione e la struttura degli esseri viventi e può essere riferita all’uomo anatomia umana, agli animali anatomia comparata o alle piante anatomia vegetale. L’anatomia umana è una materia fondamentale della formazione medica e si definisce Anatomia Topografica quando si occupa di studiare gli organi in base alla sede che occupano e ai loro reciproci rapporti e Anatomia Patologica quando studia le malattie ed esamina le alterazioni indotte nei vari organi o tessuti dai processi morbosi. Lo studio dell’anatomia è sempre stato caratterizzato dalla pratica della dissezione, difatti la stessa parola Anatomia deriva dal greco anatomḗ, che significa appunto dissezione. La dissezione ancora oggi rappresenta uno strumento importante per lo studio dell’anatomia, sia topografica che patologica, ma le recenti tecnologie di indagine microscopica dei tessuti hanno modificato la ricerca in questa branca della scienza medica. Oggi grazie ad immagini sempre più dettagliate della microscopia laser emergono “nuove” parti anatomiche, ma soprattutto nuove conoscenze. Oggi sappiamo che il mesentere non è un semplice tessuto ma un vero e proprio organo¹ e solo recentemente l’interstizio e stato descritto come un “nuovo” organo². Sempre recentemente è stata scoperta la presenza del sistema linfatico all’interno dell’encefalo³, modificando completamente il paradigma concettuale della barriera ematoecenfalica come unico sistema di difesa del cervello. Infine, proprio pochi giorni fa, si è aggiunta la scoperta di microtubuli che connettono il midollo delle ossa craniche alla dura madre⁴, favorendo una diretta attività del sistema immunitario sempre a livello cerebrale. A questo nuovo filone di indagine anatomica possiamo aggiungere quello che possiamo definire studio della anatomia in silico, cioè l’uso di programmi informatici che ci consentono di navigare all’interno del corpo umano virtualmente. Anetomy è uno di questi. Lo studio della struttura anatomica è fondamentale, ma la conoscenza dei singoli elementi senza una lente sugli intrecci di relazioni che li legano non consente una conoscenza della complessità che tutti questi elementi vanno a costituire nel loro insieme di connessioni. Difatti quello che sta emergendo sempre di più, anche grazie alle recenti scoperte di cui accennavo prima, è un concetto di continuità tissutale. Una parte anatomica è fisicamente legata ad un’altra e interagirà con essa e le altre che sono collegate con le sue vicine, creando un vero e proprio network. Una parte influenza le altre e viene a sua volta influenzata anche da elementi distanti, grazie alla continuità di relazioni che esiste tra ogni parte anatomica. Anetomy, il network anatomico, è una mappa grafica di tutte le connessioni anatomiche conosciute e come un google map ci consente di navigare ed evidenziare con un colpo d’occhio, le vie di connessione che possono esserci tra due o più parti anatomiche anche molto lontane tra loro. Infine, l’uso di algoritmi di analisi dei networks ci consentono di mettere in evidenza le parti anatomiche che ricoprono un ruolo di intermediazione importante all’interno della mappa⁵, una sorta di crocevia della rete biomeccanica, la cui congestione corrisponde ad un malfunzionamento dell’intero sistema. Anetomy viene già applicato allo studio delle reti anatomiche muscolocheletriche e le ricerche condotte finora confermano alcune teorie come la biotensegrità⁶, mettondo in luce i limiti di “vecchie credenze” sulla fisiologia articolare e biomeccanica⁷.

Referenze:

1. The mesentery: structure, function, and role in diseaseCoffey, J Calvin et al.The Lancet Gastroenterology & Hepatology , Volume 1 , Issue 3 , 238 – 247https://www.thelancet.com/…/PIIS2468-1253(16…/fulltext

2. Structure and Distribution of an Unrecognized Interstitium in Human Tissues P Benias, R Wells, B Sackey-Aboagye, H Klavan, J Reidy, D Buonocore, M Miranda, S Kornacki, M Wayne, D Carr-Locke, N Theise, 2018 Scientific Reports 1, 8 https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/29588511/

3. Structural and functional features of central nervous system lymphatic vesselsLouveau, Antoine – Smirnov, Igor – Keyes, Timothy – J. Eccles, Jacob – D. Rouhani, Sherin J.- Peske, J. David – Derecki, Noel C. – Castle, David – Mandell, James W. – Lee, Kevin S. – Harris, Tajie H. – Kipnis, Jonathan Nature 2015/06/01/online 523 – 337https://www.nature.com/articles/nature14432…

4. Direct vascular channels connect skull bone marrow and the brain surface enabling myeloid cell migration Fanny Herisson, Vanessa Frodermann, Gabriel Courties, David Rohde, Yuan Sun, Katrien Vandoorne, Gregory R. Wojtkiewicz, Gustavo Santos Masson, Claudio Vinegoni, Jiwon Kim, Dong-Eog Kim, Ralph Weissleder, Filip K. Swirski, Michael A. Moskowitz & Matthias Nahrendorf Nature Neurosciencevolume 21, pages1209–1217 (2018)

5. Anatomical network analysis reveals centralities in human biomechanical structure. DELLA POSTA, Daniele VELTRO, Cristina; PATERNOSTRO, Ferdinando. Italian Journal of Anatomy and Embryology, [S.l.], p. 212, Oct. 2017. ISSN 2038-5129. Available at: http://www.fupress.net/index.php/ijae/article/view/21849

6.https://www.facebook.com/TheAnatomicalNetwork/videos/1590599171037616/UzpfSTMzMzkwNTk2NjcwNjk0OToxNTkwNjA4NjAxMDM2Njcz/

7. Forces distribution during plantar stand among the myo-osteo-joint components of the foot. Simulations and analysis on a human anatomical network model. DELLA POSTA, Daniele et al. Italian Journal of Anatomy and Embryology, [S.l.], p. 73, Oct. 2017. ISSN 2038-5129. Available at: http://www.fupress.net/index.php/ijae/article/view/21465